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Il pittore sloveno Samo Pajek da Maribor nella rasegna personale a Gorizia si presenta con le opere recenti,  dove si possono trovare motivi tipici paesaggistici creati nello suo stile inconfondibile astratto-associativo, cioe' una sintesi specifica tra action painting e stilizzazione geometrica, variando le atmosfere impressionistiche ed espressionistiche, con la dinamicita' eruttiva assai accentuata, compreso un colorito radiante, quasi brucciante e traslucente. Nei paesaggi privi di detagli riconoscibili ma saturati di un simbolismo quasi surreale, trascendentale e spirituale, si trovano le forme prevalentemente circolari, semicircolari ed ogni tanto anche spirale, rappresentando vari archi, ponti, arcobaleni, e naturalmente I'onnipresente sole ecc., ma nelle ultime opere appaiono anche linee rette con forme quadrate o rettangolari. La spirale rappresenta un simbolo arcaico della fertilita' e riproduzione, ma trovandosi spesso in natura come per esempio DNA helix, casa di chioccola ecc, puo significare anche la divina intervenzione nel mondo fisico, siccome riflette la proportio divina o sectio aurea, compresa anche la sequenza di Fibonacci.  I ponti di Samo Pajek riuniscono i luogi, la gente (infatti non presente), ed anche il mondo fisico con quello trascendentale, spirituale, come nel caso dell'arcobaleno. Ma oltre le forme geometriche le immagini contengono anche le forme confuse, fluide, astratto-espressionistiche con tratti di pennello (ed ogni tanto anche delle schede telefoniche) assai veementi, spesso rovesciati con le tracce di dripping, tipo action painting. Quindi, nelle opere di Samo Pajek ce' sempre presente un contrasto accentuato tra il caos primordiale da una parte ed un ordine superiore, diciamo divino, dall'altra con il significato della battaglia tra elementi naturali e la querra sempiterna tra summum bonum et summum malum, ma ce' anche presente il simbolismo della psicomachia intima, che succede in ogni anima umana. Rispetto a questi eventi quasi apocalittici si puo notare anche una azione sinergica tra le forze destruttive e costruttive, creando, forse con un inetrvento divino, un circolo perpetuo o meglio dire una spirale della ricreazione della vita, con allusione alla esistenza oltrefisica, trascedentale.  

 

Mario Berdič Codella, critico d'arte, Maribor, sett. 2018